domenica 27 novembre 2011

"Sono nato sbagliato" di Giovanni Marchese


mercoledì 20 aprile 2011
"Sono nato sbagliato" di Giovanni Marchese - "Un'amicizia spezzata" di Federico Picone


Angelo, il papà di Giovanni Marchese ha il piacere di pubblicare sul blog questo racconto "Un'amicizia spezzata" scritto da Federico Picone in occasione di un concorso scolastico dedicato a Giovanni "il piccolo Giotto" di Racalmuto. 
Quel Giovanni che durante le ore di scuola crea in un foglio un murales con la scritta "SONO NATO SBAGLIATO GIOVANNI" sotto scrive la sua data di nascita. Poi  scrive il suo nome, il cognome e il giorno. 
Qualcuno può dire che "Nato sbagliato" è una canzone  degli Articolo 31, ma "il piccolo Giotto" riporta la scritta su un foglio sopra un murales aggiungendo, però, al testo originario, il suo nome ... si, proprio così: GIOVANNI e la sua data di nascita.
Un nome, una vita, il dolore di un ragazzo.
Non ci sono altre parole da aggiungere.


Adesso leggete il racconto scritto da Federico Picone.

mercoledì 2 novembre 2011

INTITOLAZIONE Aula Artistica-Musicale

INTITOLAZIONE Aula Artistica-Musicale
a GIOVANNI DOMENICO MARCHESE










VIDEO- INTITOLAZIONE Aula Artistica-Musicale

2°MEMORIAL GIOVANNI MARCHESE "MOSTRA CINOFILA"

2° Memorial Giovanni Marchese. Mostra cinofila "cani di razza e non "


lunedì 26 settembre 2011
Grande successo per il 2° Memorial Giovanni Marchese. Mostra cinofila "cani di razza e non "
 

Grande successo per il 2° Memorial "Giovanni Marchese". La mostra cinofila che si svolge per il secondo anno consecutivo ha visto in passerella oltre 120 cani. La manifestazione organizzata sapientemente da Serafino Mendolia e da Carmelo Agrò, in collaborazione con la famiglia Marchese, la Pro loco ed il Comune di Racalmuto.  Ad inizio manifestazione Giusy Sintino ha consegnato una busta al papà di Giovanni Marchese con dentro un contributo da destinare al finanziamento della mostra cinofila, che spontaneamente e con spirito di grande sensibilità si è impeganta in prima persona nella raccolta tra i cittadini Racalmutesi. Il memorial è dedicato al piccolo Giovanni Marchese nato il 25 settembre del 1995  e purtroppo prematuramente scomparso il 4 settembre 2009. "Un ragazzo - come ha ricordato Giusy Sintino - che esprimeva il suo amore per la vita attraverso la pittura, riuscendo a catturare in maniera sorprendente gli aspetti più nascosti e sfuggenti della natura, dei paesaggi, dei personaggi con un miscuglio di colori che andava
 aldilà delle capacità di un ragazzo di una così giovane età. Giovanni amava molto anche gli animali, ed in particolare i cani, che oltre a raffigurare nei suoi lavori accudiva con amore, con tutto quell'amore che metteva in ogni cosa che faceva."
Nella sua breve esistenza partecipò a due manifestazioni cinofile: il 2 giugno del 2008 a Raffadali in occasione della Prima rassegna cinofila "Passione e non solo" ottenendo il 1° premio di razza. Il 22 giugno del 2008 a Campobello di Licata in occasione della mostra cinofila. Ed è a lui, ed alla sua passione per i cani che Serafino Mendola e Carmelo Agrò hanno voluto dedicare la II edizione della Mostra cinofila per "Cani di razza e non".

Un pensiero e un abbraccio affettuoso a tutte quelle mamme che come me hanno un angelo in cielo.



Un  pensiero e un  abbraccio  affettuoso  a tutte quelle mamme che come me hanno un angelo in cielo. 

“CARMELA PROVENZANO”



Vieni … Giovanni, siediti accanto a me, come sempre abbiamo fatto e viviamo insieme questo momento che è tutto dedicato a te. Ti guardo e l’emozione mi pervade il cuore mescolandosi all’orgoglio per quanto sai fare, si mescola all’amore immenso che solo una madre  può provare per il proprio figlio. Voglio scrutare le molteplici espressioni che si alternano sul tuo viso e nei tuoi occhi che sono a volte perplessi, quando non sei convinto di non aver ancora trasmesso appieno ciò che ai dentro; e in altre quando il tuo sguardo diventa gioioso, il tuo sorriso pieno di entusiasmo per essere riuscito a dare il meglio di te, perché non c’è cosa che tentando e ritentando non deve alla fine portare a un qualcosa di meravigliosamente bello e armonioso, soltanto allora .. mi chiami per mostrare a me, prima di ogni altra persona, ogni tela dipinta, ogni disegno. Dai  Giovanni  siediti vicino a me, piccolo angelo dalle mani d’oro, circonda con il tuo braccio, come  fai sempre, le mie spalle quasi a volermi proteggere…      
No !! anche se a tutti può sembrare così, non sono impazzita… anche se agli occhi del mondo mio figlio non c’è più, da quando quel terribile errore l’ha sottratto alla vita, a me e a quanti lo amavano, in realtà per me Giovanni c’è sempre, (è qui anche in questo momento) e mi conforta ogni giorno. Soltanto attraverso di lui, sto cercando disperatamente di allargare i confini del mio cuore, cercando di convincermi che l’amore è eterno  e assoluto e per questo non finisce mai, nemmeno a causa della morte.  L’ amore di una madre per un figlio non è paragonabile a nulla, solo chi l’ha provato sa quanto sia forte il legame fra madre e figlio, e quello tra me e Giovanni è fortissimo. E’ quello che eravamo che mi manca, mi manca enormemente, non l’artista, il “piccolo Giotto” … mi manca lui come persona, il suo essere, tutte le piccole e grandi cose che facevamo insieme il suo sorriso, il suo cuore così privo di odio o invidia, i mille momenti vissuti, i tanti scherzi che faceva .. mi manca il suo trovare sempre le parole giuste, gli abbracci può affettuosi per calmarmi, per consigliarmi, consolarmi, proteggermi come se quasi in alcuni momenti i ruoli si invertissero e lui era l’adulto ed io la bambina da guidare per mano. Ora tutto ciò sono ricordi , che non nascondo, a volte cerco di sopprimere per il dolore indescrivibile che mi provocano ma non ci riesco mai è come se mio figlio raccogliesse quei ricordi, i più belli e me le ripone nel cuore, come a volermi dire che devo riviverli perché sono i nostri ricordi. Il ricordo che porto con me di Giovanni è diventato intoccabile, unico. Chi mi vede, mi osserva  può pensare che c’è l’ho con la vita, il mondo non è così. E’ disperazione, dolore il mio, perché quando muore un figlio è come se portasse nella terra un pezzo della tua carne, un pezzo della tua vita presente e futura, della gioia. C’è solo il vuoto eterno. Si prova il desiderio di diventare la terra che l’ha coperto, avvolgerlo come un mantello per continuare a proteggerlo in eterno. Era lui che mi proteggeva ed è ancora lui, che ovunque sia, sento vicino, che so vorrebbe accarezzarmi con mani di carne, ma non potendo farlo lui  lo suggerisce a chi mi sta accanto, al suo fratellino  Giuseppe per esempio … Io lo so non mi lascerà  mai sola, vorrei credere a questo, lo vorrei con tutta me stessa. Ho preso l’abitudine di leggere la Parola della Sacra Scrittura . mi aiuta, ricordo un passo, che porto dentro come un gancio a cui aggrapparmi quando tutto diventa insopportabile e mi chiedo mille e mille volte … perché, qual è il fine !? “ Il vento soffia dove vuole e tu ne senti il rumore, ma non sai da dove viene e non sai dove va . La  stessa cosa e dell’uomo che è nato dallo Spirito” Ognuno di noi ha un percorso per alcuni è più lungo per altri più breve, al termine del viaggio rimane ciò che di eterno e in noi, e Giovanni ha lasciato tanto di sé, ha lasciato una scia di cose buone, che sono un’ esempio di vita, anche per me. Ti adoro tesoro mio. Ritorno a sentirlo seduto accanto a me, a  guardare con stupore tutto, e nel mio cuore come sempre mi dico: “  quando diventasti mio figlio, pensai che sarebbe stato per sempre, ed ora anche se lontano dalla mia visuale, anche se non parli, ma sono convinta mi senti … lo penserò sempre e sempre lo ripeterò …. Sarai sempre mio figlio.
Un bacio Giò …. Mamma