venerdì 21 ottobre 2016

ColoriAMO Racalmuto, concorso "Piccolo Giotto"



giovedì 20 ottobre 2016
Scuola: ColoriAMO Racalmuto, concorso "Piccolo Giotto"


Giorno 20 Ottobre gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado “ Pietro d'Asaro” hanno partecipato al concorso “ Piccolo Giotto”,  indetto in memoria dell'alunno Giovanni Domenico Marchese, scomparso prematuramente.
A partire dalle 8:30 e per tutta la mattinata, gli alunni della scuola media sono stati accompagnati dai docenti in diversi quartieri del centro storico di Racalmuto e si sono impegnati nella riproduzione di paesaggi diversi, utilizzando diverse tecniche di pittura. Nel pomeriggio, presso la Chiesa Maria SS del Monte, una commissione composta dai Proff. Amato Monia, Spalanca Giuseppe e dalla Dirigente Scolastica Rosa Pia Raimondi hanno esaminato e premiato i disegni più belli.
Questa esperienza è stata meravigliosa perché ha fatto scoprire diversi luoghi del centro storico, che molti alunni non conoscevano ed, inoltre, è stato un modo nuovo e diverso di fare scuola. Il concorso è stato organizzato dalle prof.sse Falco Abramo Letizia e Leone Edy, con la collaborazione dell'insegnante di Arte, prof.ssa Mancuso Giusy. Un particolare ringraziamento va all'Associazione Volontari Riuniti, alla Polizia Municipale ed a Padre Mattina, che ha aperto le porte della chiesa alla scuola. Alla manifestazione di premiazione erano presenti il sindaco Emilio Messana, i genitori e la zia di Giovanni Domenico Marchese.
Articolo scritto da 
Marta Vinci 
Elide Munisteri Pinò
III D































sabato 19 marzo 2016

Giovanni ha avuto giustizia.



 La Repubblica Palermo


La pena per Onofrio De Luca, medico in servizio all'ospedale di Villa Sofia, è di un anno e 4 mesi. Giovanni Marchese, un ragazzino di Racalmuto, aveva 13 anni
di ROMINA MARCECA
04 marzo 2016
Angelo Marchese
I genitori di Giovanni volevano una vita migliore per il figlio. Per questo si erano convinti ad accompagnarlo per mano all'ospedale di Villa Sofia, nel 2009, per un
intervento al suo cuore malato. In mezz'ora il
difetto interatriale che da anni veniva tenuto
sotto controllo dai medici sarebbe stato
risolto. "In due ore dovevamo essere in auto
per ritornare a casa, a Racalmuto, e invece pochi minuti dopo l'inizio dell'intervento è cominciato un incubo", racconta Carmela Provenzano, la mamma del ragazzino che all'epoca dei fatti aveva 13 anni. Durante la
somministrazione dell'anestesia e
l'introduzione di un sondino, era il 4 settembre del 2009, il ragazzino andò in sofferenza diventando cianotico. E' morto poco dopo senza che i medici potessero far nulla. Dopo quattro anni di indagini e tre di processo in primo grado, è arrivata la condanna per l'unico imputato del processo per omicidio colposo: l'anestesista Onofrio De Luca, che introdusse il sondino che perforò - hanno stabilito diverse perizie - un bronco. Il giudice Rossana Guzzo ha anche stabilito una provvisionale di 20 mila euro a testa per i genitori della vittima e il fratellino minore. "Ci riteniamo soddisfatti comunque perché per la morte di Giovanni c'è un colpevole. Speriamo che questa sentenza faccia riflettere sulle responsabilità che ogni medico ha in sala operatoria", dice ancora la mamma di Giovanni. "Giustizia è fatta per il nostro bambino", aggiunge il papà Angelo Marchese. Il caso di malasanità, subito dopo la morte del paziente, portò la procura a indagare sei medici. Nel tempo, però, le posizioni di cinque indagati vennero archiviate. "Sono stati anni di grandi sacrifici, avanti e indietro da Racalmuto per seguire ogni udienza  - spiega il papà - ma adesso riteniamo che il nostro Angelo possa riposare in pace". La famiglia è stata assistita da due avvocati del foro di Agrigento, Alberto Seggio e Giuseppe Sciascia Cannizzaro